Contenuto
Le batterie ricaricabili da 18 V DeWalts, che dispongono di una cella di alimentazione al nichel-cadmio, ti danno il potere di affrontare progetti di costruzione e ristrutturazione di livello professionale senza il fastidio di una prolunga. Con il tempo, tuttavia, la loro capacità elettrica diminuisce notevolmente, costringendoti ad acquistare un ricambio. Invece di rischiare che il cadmio mortale finisca in una discarica, puoi far riciclare in sicurezza la tua vecchia batteria in una struttura di bonifica dei metalli ad alta temperatura (HTMR).
Dove prendere le batterie DeWalt 18V per il riciclaggio
Per riciclare la batteria DeWalt, è sufficiente lasciarla nel centro di riciclaggio designato locale. Per trovare il centro più vicino a te, utilizza lo strumento Localizzatore di siti a discesa sul sito Web Call2Recycle elencato in "Risorse". Call2Recycle è un'organizzazione no profit dedicata alla raccolta di batterie usate per il riciclaggio.
Call2Recycle può anche aiutare aziende, comunità o agenzie pubbliche interessate a partecipare a un programma di riciclaggio delle batterie. Call2Recycle spedisce gli imballaggi prepagati ai gruppi, quindi li riempie di batterie usate e le spedisce agli impianti di elaborazione HTMR. Per partecipare o saperne di più, fai clic sul link Call2Recycle elencato in "Risorse".
Come funziona il processo HTMR
Innanzitutto, la batteria viene caricata in una camera "ossidante termico" che vaporizza tutta la plastica, la carta e il gel, lasciando solo l'involucro d'acciaio e le piastre di nichel e cadmio. Nel frattempo, i vapori vengono dirottati in una camera separata dove vengono totalmente consumati dalle fiamme. I prodotti della combustione vengono quindi filtrati dall'aria.
Le piastre di cadmio vengono purificate in un forno di recupero del cadmio. Qui, una combinazione di carbonio vaporizzato e acqua agisce per ridurre i pericolosi ioni cadmio sulla superficie della placca in atomi di metallo cadmio. I risultanti pezzi di metallo al cadmio puro al 99,99 percento vengono frantumati in piccole particelle o "sparati" e venduti ai produttori di batterie come materie prime.