Ciclo di vita di un equiseto

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Autore: Monica Porter
Data Della Creazione: 16 Marzo 2021
Data Di Aggiornamento: 19 Novembre 2024
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EQUISETO - CODA CAVALLINA - 3 - Ricca di silice. Proprietà, Indicazioni. Altre varietà...
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L'equiseto appartiene a una famiglia di piante molto diffuse nel periodo devoniano, circa 350 milioni di anni fa. In quell'epoca, le piante erano abbondanti e crescevano fino alla dimensione degli alberi. Le code di cavallo di oggi, sebbene considerevolmente più piccole, vengono talvolta chiamate fossili viventi.

Descrizione

Queste prime piante terrestri hanno steli rigati rinforzati con silice per il supporto. Sopra il terreno, lo stelo è verde, permettendo alla pianta di fotosintetizzare. La parte sotterranea dello stelo è coperta da minuscoli peli, chiamati rizomi, che ancorano la pianta nel terreno.

Costruzione dello stelo

Il sistema vascolare a coda di cavallo trasporta cibo e acqua alle varie strutture vegetali e spazi vuoti all'interno della radice e dello stelo consentono la dispersione di gas all'interno della pianta. Lo stelo segmentato ha minuscole foglie grigie e mini-rami ad ogni articolazione, forse un adattamento per evitare perdite d'acqua.

Riproduzione

L'equiseto non fiorisce. Come le felci, si riproducono attraverso la dispersione delle spore.

Fase di produzione delle spore

I casi di spore formano piccoli coni sugli steli della pianta. Le spore stesse sono disperse dal vento. Se atterrano in un luogo umido o umido, possono germogliare e crescere in minuscole piante chiamate gametofite.

gametofiti

Il gametophyte sviluppa due diverse strutture, una con gameti femminili in minuscole tazze e l'altra con gameti maschili dotati di code per facilitare il movimento. Questa fase del ciclo di vita dell'equiseto, nota come generazione di gametofiti, esiste per garantire la diversità genetica.

Fecondazione

L'equiseto si affida alla pioggia per la fecondazione. L'arrivo della pioggia libera i gameti maschili, che poi nuotano verso le tazze che reggono le cellule femminili. Gli embrioni crescono per formare la struttura a stelo che caratterizza la coda di cavallo matura.